«Il Cane Selvaggio alzò il naso selvaggio, sentì l’odorino del montone arrosto e disse: «Voglio andare a vedere di che si tratta, e poi tornerò a riferirvelo, perché mi sembra che ci sia qualcosa di buono. Gatto, vieni con me.»
«Nemmeno per sogno!» esclamò il Gatto.
«Io sono il Gatto che se ne va da solo, e tutti i luoghi sono uguali per me. Non verrò.»
«Allora non potremo mai più essere amici,» disse il Cane Selvaggio, e trotterellò via verso la Caverna.