Allora, le cose sono andate così: avevo accompagnato Katia Martinez a Panzanello, un posto meraviglioso nel cuore del Chianti, per il suo corso di Guida Enologica (quando il dovere chiama, sono solito rispondere).
La simpatia di Andrea e Ioletta, i proprietari dell’azienda vinicola, mi ha predisposto subito bene ma il clou è arrivato al momento della degustazione e non solo per la qualità del vino.
Quando Ioletta ha saputo che avevo scritto Bruno lo zozzo, mi ha confessato che era stato il libro cult dei suoi figli. Dopodichè io le ho confessato a mia volta che Bruno lo zozzo è la cronaca esagerata della mia infanzia in campagna: arrampicate sugli alberi, capriole nell’erba e le vendemmie, che finivano, guarda un po’, a pigiare a piedi nudi l’uva nella botte.
Sarebbe bello ricreare per un giorno il mondo di Bruno per i bambini che non lo conoscono, ci siamo detti.
Ancora di più dopo due anni di pandemia e di distanze.
Ancora di più dopo due anni di pandemia e di distanze.
Una domenica con Bruno lo zozzo è nato così.